Sartoria etica è un modello di produzione e consumo nel settore moda che unisce valori sociali, ambientali e artigianali. Sartoria etica si riferisce a un’attività sartoriale che rispetta le persone coinvolte lungo tutta la filiera: garantisce condizioni di lavoro dignitose, salari equi, inclusione sociale (es. donne, migranti, giovani in formazione) e trasparenza.
Sartoria circolare si basa invece sui principi dell’economia circolare: ridurre gli sprechi, riutilizzare materiali, riciclare tessuti e valorizzare capi esistenti. Include attività come il restyling, la riparazione, l’upcycling e l’uso di scarti tessili per creare nuovi prodotti. Insieme, promuovono una moda consapevole, sostenibile e locale, alternativa al modello fast fashion.
Obiettivi specifici:
– ridurre gli sprechi tessili valorizzando materiali esistenti
– offrire uno spazio di sartoria per riparazione, modifica e creazione di abiti
– sensibilizzare sull’impatto ambientale della moda
– promuovere lo scambio di abiti come alternativa al consumo
– coinvolgere cittadini, scuole e gruppi
Attività principali:
– laboratori di sartoria per riparazioni, upcycling e creazioni di capi semplici
– giornate di scambio abiti (swap party) e mercatini del riuso
– corsi semplici per adulti e bambini di sartoria e sul percorso di trasformazione della lana,tintura naturale, ecc.
– coinvolgimento di gruppi locali (giovani, anziani, migranti) per momenti di lavoro condiviso e scambio di competenze
Impatto atteso:
– maggiore consapevolezza sul valore delle materie prime
– riduzione di rifiuti tessili
– rafforzamento dei legami sociali attraverso il lavoro manuale e creativo
– promozione di uno stile di vita più etico e rispettoso dell’ambiente
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